UNICO COME VEGA-SICILIA

UNICO COME VEGA-SICILIA
Ci sono vini che per storia, qualità, (ir)reperibilità e, ahimè, costo inesorabilmente elevato, sono assurti a veri e propri totem dell’enologia mondiale; vini che qualunque appassionato desidera assaggiare almeno una volta nella vita. Uno di questi è senza ombra di dubbio il Vega Sicilia Unico, punto di riferimento della Spagna viticola.

Il suo nome rappresenta un omaggio a Cecilia, antica proprietaria dei terreni su cui ancora oggi giacciono i vigneti, mentre Vega significa “piana fertile”. Vega Sicilia può essere pertanto tradotto in “Terra di Cecilia”.
 
Il Vega Sicilia Unico nasce da uno dei territori più vocati della penisola iberica, quella Ribera del Duero riconosciuta già dai romani come terra ideale per la coltivazione della vite; un territorio in cui, nel 1864, Don Eloy Lecanda Y Chavez, dopo aver studiato enologia a Bordeaux, decise di fondare la propria “bodega”, in un sito posto sulla riva sinistra dell’eponimo fiume.

Il battesimo di questo vino risale agli stessi anni e avviene sotto l’auspicio di competere con i migliori vini bordolesi. Per questo motivo si sceglie di sovrainnestare gran parte dei vigneti storici con varietà tipiche d’Aquitania, come merlot, petit verdot, carmenere e cabernet sauvignon, ma preservando le classiche uve rosse della zona: garnacha tinta e tempranillo, da utilizzare in taglio con le prime. Con il tempo e tanta esperienza si è arrivati, verso la metà del Novecento, a quello che è il blend attuale per il vino simbolo dell’azienda: circa 90% tempranillo e 10% cabernet sauvignon.
 
Da questo momento in poi Unico diventa un vino mitologico, prodotto per alimentare la propria fama di vino migliore di Spagna, dotato di una capacità di invecchiamento straordinaria e una costanza fuori dal comune; in qualsiasi annata lo si assaggi permane la sensazione di bere un vino giovanile, ancora strabordante di energia.
Ogni uscita rappresenta un piccolo mistero, autorizzata (o meno) dall’insindacabile giudizio dell’enologo della bodega. A lui spetta la responsabilità di giudicare il momento giusto per la commercializzazione, fosse anche dopo qualche decennio di invecchiamento in barrique e anni di affinamento in bottiglia. Non sono rari i casi in cui viene rilasciata un’annata, mentre le precedenti restano ancora a riposare in cantina.
 
In occasione di una recente serata, in cui si sono aperte diverse bottiglie mitologiche, abbiamo assaggiato Unico 1986, un vino che si è misurato con alcuni dei più prestigiosi vini del pianeta, e lo ha fatto nascondendosi, concedendosi poco per volta, fino a distendersi in un allungo talmente potente da risultare uno dei migliori liquidi presenti sulla tavola.
96/100
RIBERA DEL DUERO UNICO 1986 VEGA SICILIA

RIBERA DEL DUERO UNICO 1986 VEGA SICILIA

Già dal colore, un rosso rubino integro e luminoso, si ha la netta impressione di avere di fronte un vino nel pieno delle forze, molto più giovane di quanto faccia presupporre l’annata scritta in etichetta.
Al naso si concede con molta calma, caratteristica che lo accomuna ai molti vini fuoriclasse con proprietà da fondisti. L’ossigeno rivela un frutto integro, maturo ma senza eccessi, dove spiccano la prugna ed il mirtillo; seguono le spezie, l’anice stellato, il tabacco da pipa e i fiori scuri appassiti. Un crescendo in cui la macchia mediterranea prospera e si espande, fondendosi a una balsamicità mai aggressiva. Ma è al palato che dimostra la sua classe infinita: i tannini sono di una finezza inusitata, la struttura è in perfetto equilibrio, con una freschezza saporita, quasi salata, che lo allunga su note cioccolatose e fruttate. Davvero difficile descrivere un vino al tempo stesso nobile ed austero, ma con una bevibilità talmente goduriosa da bastare perfino a sé stesso.
 
REGIONE: SPAGNA
PRODUTTORE: VEGA SICILIA
DENOMINAZIONE: RIBERA DEL DUERO
NOME: UNICO
ANNO: 1986
PREZZO ONLINE: € 450